martedì 1 dicembre 2020

Gli almanacchi di Barbanera

Un francobollo del 2012 ricorda una cosa particolare come l'Almanacco Barbanera di Foligno. 

Gli almanacchi (calendari con informazioni aggiuntive come ad esempio i movimenti della Luna, informazioni utili per i contadini) sono comunque prodotti sin dal medioevo ed ebbero maggior diffusione quando le tipografie furono largamente usate. La parola almanacco sembrerebbe derivare dal mondo arabo e risulterebbe che il primo di questi calendari sia del 1088.

                                                                parte di almanacco medievale


Il primo almanacco di Foligno fu infatti edito nel 1762 e quindi nel 2012 ricorrevano i 250 anni. Il personaggio Barbanera che fu attivo nel settecento a quanto pare era un erudita un po' solitario ma la sua fama fu presto notevole (i primi almanacchi fra l'altro erano venduti in occasione di fiere e mercati).

Tuttavia un evento più significativo si verificò nel 2015 quando l'Unesco valutò come Memoria del Mondo la raccolta di almanacchi (1762-1962) conservata a Foligno.

La collezione fu infatti indicata come “simbolo di quel genere letterario” – l’almanacco – “che ha contribuito a diffondere sapere tecnico e scientifico e a costruire l’identità culturale di diversi popoli.


la collezione sotto l'egida dell'Unesco è visibile tramite questo link


in Italia ci furono ovviamente altri almanacchi ed uno fu quello di Al Barnardon

Almanacchi interessanti vanno segnalati in diversi paesi europei e non solo. In Belgio era comprato l'Årmonak, in Francia ce n'erano diversi (quello dei Bergers, quello Fidele ecc,)


l'almanacco belga 

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