Ero arrivato in F.B per pubblicizzare un paio di romanzetti che avevo scritto, poi diventando pratico dello strumento avevo costituito (con la complicità di amici a Salerno, Padova ecc) un gruppo su temi medievali. Tuttavia anche se da diverso tempo seguivo poco le mie collezioni ero comunque un filatelico fin da quando ero ragazzino. Giorno più giorno meno, sono quindi arrivato a frequentare qualcuno dei gruppi filatelici proprio mentre in Italia e nel mondo c'erano i primi problemi per via del virus. Inizialmente qualche timido scambio e un paio di piccoli acquisti. Facilmente compro tramite aste alla buona che sono proposte sovente da diversi collezionisti che probabilmente di questi tempi stanno più tempo a casa e magari come tanti hanno necessità di qualche liquidità. I personaggi attivi sono diversi: un musicista marchigiano, il pratese, l'ereditiera lombarda, il signore di Enna, Mario di Torino, lo scambista di Palestrina e via continuando. Alcuni sono molto precisi.
a proposito di francobolli nei social media & tematiche filateliche (arte e storia)
sabato 5 dicembre 2020
Il mercatino filatelico di FB all'epoca del Covid19
mercoledì 2 dicembre 2020
Un'ereditiera (...) arrivata in Facebook
NARRAZIONE DI S.TORT. La vicenda ebbe inizio nel 1930-32 quando uno studente (Francesco) del Politecnico di Torino nativo di Cagliari fece una certa amicizia con due giovani stranieri (un canadese ed un pakistano) che collezionavano francobolli e fu presto coinvolto nella passione e negli scambi di francobolli e buste (fra l'altro il giovane italiano avendo due sorelle suore capitava spesso a Roma e frequentava pure l'Ufficio Filatelico del Vaticano in piazza San Pietro).
L'interesse di questo signore per la filatelia fu sempre molto sostenuto. E i familiari si sentirono talora un po' trascurati. Alla morte di Francesco nel 1994 il figlio non ne volle sapere della collezione e quindi dopo qualche anno questa grande raccolta pervenne a me (e ne rimasi confusa).
Su FB un gruppetto contro i falsari in filatelia...
martedì 1 dicembre 2020
Gli almanacchi di Barbanera
Un francobollo del 2012 ricorda una cosa particolare come l'Almanacco Barbanera di Foligno.
Gli almanacchi (calendari con informazioni aggiuntive come ad esempio i movimenti della Luna, informazioni utili per i contadini) sono comunque prodotti sin dal medioevo ed ebbero maggior diffusione quando le tipografie furono largamente usate. La parola almanacco sembrerebbe derivare dal mondo arabo e risulterebbe che il primo di questi calendari sia del 1088.
parte di almanacco medievaleLa collezione fu infatti indicata come “simbolo di quel genere letterario” – l’almanacco – “che ha contribuito a diffondere sapere tecnico e scientifico e a costruire l’identità culturale di diversi popoli.
in Italia ci furono ovviamente altri almanacchi ed uno fu quello di Al Barnardon
Almanacchi interessanti vanno segnalati in diversi paesi europei e non solo. In Belgio era comprato l'Årmonak, in Francia ce n'erano diversi (quello dei Bergers, quello Fidele ecc,)